La Corsica
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La Corsica è un piccolo continente dove si alternano mari, montagne, ruscelli, zone aride e boscose. La bellezza della natura vi sovrasterà, piccoli paesi e villaggi vi stupiranno, sarete pieni di soddisfazioni, soprattutto per avercela fatta ogni volta e sarà spesso dura. Le salite arriveranno oltre i mille metri e le sorgenti d'acqua fresca e limpida vi disseteranno. Se volete intraprendere questo viaggiò, un fattore molto importante, è che va fatto in senso ANTIORARIO; questo per essere sempre sul lato del mare e potersi fermare e godere della vista, che non mancherà mai di emozionarvi e riempirvi il cuore.
Io ho effettuato questo viaggio in senso orario, ed stato comunque bellissimo.
Le tappe che ho fatto non sono state brevi, specialmente considerando i forti dislivelli che si possono incontrare, quindi è possibile spezzare qualche tappa, i punti di appoggio, come i campeggi non mancano.
1^ Tappa, sia che voi partiate in traghetto da Toulon, da Genova o da Livorno, arriverete a Bastia e quella sarà la partenza. Da qui partono i treni, ma non fatevi ingannare da foto, guide, dicerie, I TRENI NON TRASPORTANO BICI, quindi mettetevelo in testa, non ci saranno scorciatoie o vie di salvezza, se non quella di chiamare un TAXI. Io sono partito al contrario, quindi in senso orario. Bastia è una bella cittadina sul mare, specialmente quella antica, con le vestigia genovesi. La prima tappa non sarà facile, perché sulla strada principale, la N193 non è consentito il transito alle bici, almeno quando l'ho fatta io. Sarà necessario salire fino a 900 m passando da Ortale, Murato, Lento, e giù a Ponte Novu. Lì, si risale attraverso la N193 fino a Corte, che si trova a 500-600 m sul mare. Qui vi sono diversi campeggi, specialmente su per le valli da dove scorrono dei torrenti con un'acqua fantastica limpida e fresca. Sono rimasto solo una notte in questa magnifica cittadina arroccata, ma che sbaglio! è un posto dove rimanere più giorni, farsi il bagno nei ruscelli, esplorare le montagne, godersi la frescura della sera.
2^ Tappa, forse la più dura, 125 Km e più per arrivare Zonza, passando da tre passi sopra i 1000 metri: Col de Sorba 1200 m, Col Verde 1289 e Col del Vaccia 1199. Una tappa che i meno temerari dovrebbero spezzare in due. Una cosa importate, prima e dopo il Col Verde troverete acqua su due fontane, una prima ben visibile lungo la strada e una dopo un po', ma più nascosta. Zonza è un bel paese e vale la pena andare fino a Vol de Bavella ad ammirare le bellissime montagne, che nude si scagliano contro il cielo. A Zonza ci sono diversi campeggi, forse quello tra Quenza e Zonza è il migliore, un po' distante dai paesi, ma con un bel ruscello in mezzo, il più economico è sicuramente quello municipale, dopo Zonza, verso Ospedale.
3^ Tappa da Zonza a Pianottoli passando da Porto Vecchio e Bonifacio. Anche questa tappa andrebbe divisa (a Bonifacio ci sono dei campeggi). Da Zonza si prende la D368 e non temete, si comincia in salita, non impossibile, ma è salita, poi si scende. Prima di Ospedale vale la pena fermarsi e andare a vedere la Piscia di Gallo, una bellissima cascata nella selvaggia natura della Corsica. Da qui, inizia la grande discesa a Porto Vecchio, dopo una breve sosta, seguendo la N198 si punta alla bellissima città di Bonificio che si protende contro il mare e il cielo, sulla sua roccia bianca. Vale davvero la pena piantare la tenda, ma io ho proseguito per Pianottoli seguendo la N196, in paese ci sono negozi e campeggi in riva al mare, ideale per rilassasi.
4^ Tappa Pianottoli-Calcatoggio, passando da Ajaccio, tappa non facile, ma bellissima, con continui sali scendi, ma anche in questo caso i meno temerari si possono fermare ad Ajaccio o anche prima. Da Pianottoli si segue la N196 e si arriva a Sartene, ovviamente salendo si scende a Propriano. Da qui le opzioni sono molte, la meno trafficata è la D157, si prosegue per Serra di Ferro si segue la D355 passando da Tassinca, tutta salita e fatica, si prosegue sulla D55, si gira per Pietrosella, ma invece di arrivare al paese, ci si tiene sulla D255, la D302 e si arriva ad Ajiaccio, attenzione per arrivarci dovrete passare per una strada trafficatissima, ma con un buon margine stradale per le biciclette, ho chiesto a più di un locale, ma sembra essere l'unica via. Dopo le salite, il sole, ci si può fermare ad Ajiaccio o proseguire , ma sarà ancora salita, paesaggi mozzafiato e tanta fatica. Si prosegue N194, a Mezzavilla, si prende la D 81, si sale senza mai arrendersi e poi giù in picchiata sulle spiagge di Calcatoggio, dove ci sono campeggi e negozi, mentre il paese è ben arroccato in alto, bellissimo.
5^ tappa Calcatoggio Algajola, passanda da Calvi. Si parte e si mantiene la D81. L'inizio sembra tranquillo ed in piano, ma già dopo Cargese si sale e si scende, seppure sembra sempre salire. Si arriva così a Piana, che è piana per modo di dire ed eccole le sue magnifiche Calanche, uno spettacolo di rosso e di roccia, attraverso una stradina in cui passano a fatica le auto. Da lì si scende al magnifico paese di Porto, non vi stancherete di fotografalo e troverete una magnifica fonte d'acqua fresca ad attendervi. Da lì si ricomincia a salire e scendere, poco dopo Osana troverete una fonte e un immenso albero sotto il quale riposarvi. Si prosegue sulla D81 e poi sulla spettacolare e desolata D81B, il mare vi sembrerà il più blu e limpido che abbiate mai visto. La strada assolata continua per Calvi, una fortezza incastonata su uno scoglio, un pugno chiuso sul mare. Potete fermarvi o proseguire per Algajola, dove vi sono diversi campeggi, specie sul mare. Io però ho optato per uno più tranquillo appena nell'entroterra.
6^ tappa Algajola Marine de Sisco, passando da Capo Corsica, l'ultima tappa non può sicuramente essere la più facile e ancora una volta consiglio a chi ha poco fiato di fermarsi a Morsiglia, dove sembra incredibile, ma c'è un campeggio.
Non dico che l'ultima tappa debba essere sempre la più bella, ma certamente questa tappa vi piacerà, l'inizio è tranquillo, da Algajola ci si mantiene sulla N197, poi si prende la D81 e si sale verso il deserto. Un territorio arido che caratterizza il Nord dell'isola, la solitudine e la purezza dei paesaggi vi incanteranno. Arrivati a St-Florent, la tentazione di tagliare il dito dell'isola e puntare a Bastia è grande. NON FATELO. Risalite il dito seguendo la D80, rimarrete senza fiato a Nonza e godetevi ogni piccolo villaggio o piccola spiaggia. La fatica, il sudore saranno comunque vostri compagni, ma quando arriverete a Capo Corsica, contro vento, contro tutto, non potrete che esplodere di felicità. Da lì si scende finalmente e si prosegue sulla dolce costa orientale fino a Marine de Sisco, dove c'è un ottima pizzeria d'asporto che vi ultra consiglio.
7^ Tappa, si arriva a Bastia e si ritorna!

